
Il lifting cervico-facciale fa parte degli interventi piu' utili per correggere i segni del tempo sul viso che oltre alle rughe, facilmente rimediabili con i fillers e il botulino, sono inesorabilmente prodotti dalla lassita' dei tessuti cutanei che scivolano verso il basso alterando in particolare il profilo della mandibola e il collo.
La fascia di eta' di chi richiede il lifting si e' notevolmente abbassata essendo ora intorno ai 50 anni (45/55) e questo grazie alla messa a punto di nuove tecniche miniinvasive che consentono un periodo di inattivita' postoperatoria decisamente piu' breve (una settimana) e una incidenza di rischi e costi proporzionalmente ridotta.
L'intervento di minilifting oggi si puo' fare in anestesia locale con l'assistenza di un anestesista, richiede mediamente un paio d'ore di sala operatoria e una degenza di tre/quattro ore: quindi se l'intervento e' programmato al mattino si puo' rientrare nella propria abitazione nel primo pomeriggio.
L'incisione cutanea sopra e intorno all'orecchio e' piu' breve perche' si arresta nel solco retroauricolare senza proseguire nella zona occipitale; lo scollamento del mantello cutaneo e' meno esteso non superando in avanti i 4/5 cm e in particolare non si estende nella zona a rischio sottomandibolare sede di un importante ramo del nervo facciale da cui dipende la motilita' dei muscoli peribuccali.
Questo limitato scollamento e' cio' che ha reso piu' rapido e indolore il decorso postoperatorio in quanto riduce il gonfiore e le ecchimosi e soprattutto l'incidenza di complicanze come ematomi e lesioni a strutture nervose e vascolari.
La correzione del rilassamento dei tessuti, come nel lifting classico, e' affidata al riposizionamento della fascia sottocutanea (SMAS) che viene rimessa in tensione mediante plicature a vari livelli mantenute con fili di sutura: si apprezza immediatamente la risalita dei tessuti verso l'orecchio e il miglioramento del profilo mandibolare e della parte superiore del collo.
Infine si adagia la pelle sul piano dello SMAS e si valuta la quantita' di pelle in eccesso che va rimossa con precisione e massima cura allo scopo di poter eseguire a fine intervento una sutura cutanea senza la minima tensione, presupposto cardine per avere una cicatrice pressoche' invisibile nel giro di un anno.
La medicazione a caschetto che protegge la zona operata viene rimossa dopo un paio di giorni ed i punti cutanei dopo cinque giorni.
Ma allora perche' non fare sempre il minilifting al posto del lifting classico?
Perche' ogni intervento ha delle indicazioni precise che vanno strettamente osservate per avere dei buoni risultati: le visite preoperatorie hanno proprio lo scopo di scegliere il candidato giusto per il minilifting.